ETWAY nelle news locali: la fioriera fotovoltaica trentina presentata su Adige Economia

Adige – Economia
Martedì, ottobre 2024

Soluzione presentata dall'azienda Etway di Trento, specializzata in barriere antirumore fotovoltaiche

DANIELE BATTISTEL

TRENTO – Si chiama “Salvaterra”, ma non vuole essere un omaggio ad un cognome molto diffuso in val Rendena. Piuttosto vuole trasmettere il concetto di mantenimento dell’ambiente. Presentato l’altro giorno, è un brevetto tutto trentino della fioriera che produce energia grazie al suo pannello fotovoltaico incorporato. A metterlo sul mercato è una piccola azienda di Trento, la EtWay.

Stiamo parlando di una “normale” fioriera in acciaio Corten, su cui viene fissato un impianto fotovoltaico da 900 watt, con la possibilità di metterlo “in linea” per arrivare alla potenza desiderata: 30 kilowatt per le famiglie, ma anche potenze maggiori (fino a 500 kilowatt) in caso di fabbisogno più elevato.

«Un prodotto ideale per spazi privati, che possono essere case con giardino o condomini che hanno a disposizione un parco di medie dimensioni, ma anche per imprese che vogliono delimitare i loro piazzali oppure per ristoranti, hotel e campeggi che hanno l’esigenza di decorare gli spazi esterni con fiori e allo stesso tempo produrre energia, magari per le biciclette o le auto elettriche dei loro clienti»

Dott. Luca Trainotti

Etway

Non solo: «Crediamo che possa diventare un’importante integrazione alla produzione di energia rinnovabile anche per le comunità energetiche che un po’ alla volta stanno nascendo – spiega ancora Trainotti – vista la loro facilità di installazione e montaggio».

La fioriera fotovoltaica è dotata di pannelli solari bifacciali, in grado di catturare la luce solare da entrambi i lati, garantendo così una produzione ottimale. Grazie all’orientamento verticale del pannello fotovoltaico, la fioriera ottimizza l’uso dello spazio e garantisce una produzione costante di energia durante tutto l’anno, magari con picchi meno elevati ad agosto ma con una fornitura regolare anche nelle stagioni di luce più debole. Questa configurazione permette inoltre una manutenzione più veloce (pulizia) e dunque una maggiore efficienza nella produzione energetica.

Un prodotto innovativo che integra estetica e funzionalità: la patina protettiva naturale che si sviluppa con il tempo non solo ne aumenta la durata, ma migliora anche l’estetica, facendolo integrarsi perfettamente nell’ambiente circostante», afferma Trainotti.

Una delle caratteristiche più apprezzabili è la facilità di installazione: «Non richiede scavi invasivi o autorizzazioni complesse – spiega Trainotti – e può essere posizionata ovunque: in giardini, terrazze o cortili».

Questo la rende una soluzione ideale sia per abitazioni private che per spazi pubblici. Per quanto riguarda le procedure burocratiche, esse sono del tutto simili a quelle necessarie per i pannelli fotovoltaici sul tetto.

Attraverso il nuovo business, Etway – nata come progettazione e commercializzazione di barriere antirumore fotovoltaiche – ha visto crescere notevolmente il proprio fatturato. Nel 2021 l’azienda di via Kuls di Trento fatturava poco più di mezzo milione, mentre nel 2022 i ricavi sono raddoppiati, raggiungendo circa un milione di euro.

Il CEO Trainotti afferma: «Il nostro fatturato è aumentato anche grazie alla collaborazione con l’Istituto Fraunhofer, il più grande centro di ricerca della Germania, che ci ha spinti a concentrarci nello studio di un nuovo progetto di barriera antirumore fotovoltaica per la città di Friburgo».